Essere "abitudinari" non è un problema, ma una risorsa!

Quanto sono importanti le ABITUDINI?


Tanto.

Talvolta leggo post di professionisti del benessere (psicologi compresi) che demonizzano le abitudini, parlano di "zona di comfort" come qualcosa di sbagliato da cui uscire forzatamente facendo continue nuove esperienze, in modo da non "sedersi" pericolosamente sopra i propri automatismi...

Trovo questa visione fuorviante.

Noi esseri umani abbiamo bisogno di sicurezze, di gesti quotidiani, di lettura della realtà che ci riporti a schemi conosciuti, pena un forte disorientamento. Dobbiamo sapere dove siamo e con cosa abbiamo a che fare, minuto per minuto. In tutto ciò le abitudini ci SERVONO. Serve anche non uscire, ma AMPLIARE la propria zona di comfort tramite opportuni appuntamenti con nuovi APPRENDIMENTI che ci guidino nella scoperta di scenari di crescita.

PERO' ci sono alcune abitudini che possiamo e volte dobbiamo mettere in discussione. Soprattutto quelle che non ci fanno bene, che mettono a repentaglio il nostro BENESSERE, la nostra FORMA FISICA, la nostra SERENITA'.

Se torni a casa e per scaricare lo stress da lavoro addenti la prima cosa che ti capita, il tuo cervello utilizzerà molto probabilmente questo gesto come COMPENSAZIONE di qualcosa che ti stressa e te lo chiederà sempre di più, finché nemmeno ti accorgerai di farlo.

Possiamo spezzare la catena degli automatismi dannosi?

SI' e a volte per farlo è sufficiente porsi una DOMANDA:

"lo desidero veramente?

Ne ho realmente bisogno?

Posso farne a meno?"


E così via.

La chiave è sempre la CONSAPEVOLEZZA.

Ne parleremo ancora!

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