Trovare la propria strada
Tutti noi, prima o poi, ci chiediamo come e se troveremo la nostra strada nella vita e cosa fare per capirlo.
Oggi ti voglio dare qualche spunto di riflessione sull'argomento.
1) Non è detto che il percorso del "Viaggio dell'eroe" funzioni. Cos'è il "viaggio dell'eroe"? E' un modello narrativo che è stato sviluppato dallo sceneggiatore Christopher Vogler, e che attraverso archetipi e suddivisione in tappe, portano l'eroe a completare un percorso personale dall'auto-consapevolezza parziale a quella completa. Questo percorso comporta uno stato inziale (mondo ordinario), attraverso cui si sviluppa una consapevolezza e una necessità di cambiamento, il che porta l'eroe a rifiutare inizialmente la "chiamata", per poi accettarne le sfide, spesso faticose e per nulla scontate nel loro esito, attraversando il "mondo straordinario" e, una volta superate le prove, ad accedere a una resurrezione e quindi a un cambiamento radicale rispetto all'inizio.
Perché è una narrazione che può non funzionare?
Perché trasmette l'idea che per arrivare a fare ciò che desideriamo sia necessario soffrire, faticare in modo incredibile per guadagnarsi un esito positivo e solo la fatica, a volte estrema, ci fa sentire di meritare ciò che abbiamo ottenuto.
E se invece spesso fosse molto più semplice il nostro percorso? Se ci trovassimo a fare cose che ci piacciono, che ci riescono bene, quasi "naturali" e fosse questo a testimoniare che sono davvero "nostre"?
Siamo molto affezionati al concetto di fatica e sudore che nobilita le nostre azioni ma potrebbe benissimo non essere così e potremmo riassumerlo in una frase che il viaggiatore Dino Lanzaretti ha detto nel suo TED: "Fai ciò che ti viene più facile". In fondo, se mi devo sforzare troppo per fare una cosa, non è detto che quella sia la mia strada!
Pensa ad esempio alle relazioni interpersonali: c'è chi scala sette montagne per conquistare la persona amata e quella fatica nobilita il suo sentimento, ma non è detto che questo sia necessario. Spesso le relazioni più appaganti nascono da percorsi molto più lineari e immediati.
2) Ognuno di noi ha un "destino", deve solo scoprire qual è? Io direi decisamente NO.
Siamo il prodotto solo parziale della nostra genetica, ma anche quelle che si chiamano attitudini in realtà sono frutto di prove ed errori, di bravi insegnanti che hanno saputo guidarci senza sminuirci, a volte semplicemente del caso (se ti regalano una chitarra e diventi bravo a suonarla, da un lato sei stato bravo ad esercitarti, ma il regalo può essere un fatto del tutto casuale che può non accadere).
3) E' vero che "se vuoi puoi"? Questa è una grande bugia... Vorrebbe dire che qualunque cosa pensiamo di poter diventare, possiamo farlo per il solo fatto che lo vogliamo. Ma non basta per nulla. E' un tipo di pensiero che porta fallimenti e frustrazioni più che successi. Questo non vuol dire che non possiamo volere determinate cose, ma cosa facciamo per diventare ciò che desideriamo? Sappiamo quali sono le nostre competenze, attitudini, capacità, possibilità che ci possono portare al risultato voluto?
Socrate diceva: "Conosci te stesso". Guardati dentro, studiati, osservati con spirito critico e farai quello che sei, non quello che vuoi. E, credimi, è decisamente molto meglio!
5) Impara a definire gli obiettivi. Un sogno rimane tale se lo lasciamo nel cassetto e non gli diamo la possibilità di trasformarsi in progetto.
Ma come si fa?
Partendo da obiettivi chiari, ben definiti, raggiungibili, ai quali dai una sequenza possibile da seguire e un tempo definito per ogni step. Ad esempio, un buono schema è quello degli obiettivi "SMART" (specifici-misurabili-raggiungibili-realistici-temporizzati).
Quando pensi a cosa vorresti fare, prova ad arricchire verbalmente il tuo desiderio: ad esempio, se vuoi comprarti una casa, non pensare semplicemente "voglio comprare una casa". Aggiungi a questo desiderio le seguenti domande: come dev'essere? Quanto dev'essere grande? Dove la voglio? Che budget ho a disposizione? Posso accedere a quel quartiere o per me è troppo caro ed è meglio cambiare? Entro quando voglio trovarla e firmare l'accordo?
Questi sono solo alcuni esempi, ma il succo è che più rendi dettagliata e ricca la tua descrizione, più il tuo cervello sarà ben orientato e non si perderà in mille opzioni che ti farebbero solo perdere tempo.
Puoi applicare questo schema agli ambiti che ti interessano, sia che riguardino il lavoro che la vita privata o gli acquisti.
Ognuno di noi ha il desiderio di realizzare qualcosa di bello e soddisfacente nella vita.
Non è destino, ma lavoro e riflessioni continue, aggiustamento del tiro, fiducia nelle proprie capacità.
Tutti le abbiamo, diamoci da fare per scoprirle e usarle.
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